MARGHERITA DI SAVOIA | Negozi aperti anche a Natale e Pasqua Qualcuno temeva già per Natale anticipato di qualche giorno per far tenere un nuovo spettacolo delle sorelle Carlucci, proprio come successo domenica scorsa per il Corpus Domini (anticipato a sabato). Ma in attesa che si realizzi quella che rimane una semplice provocazione, di certo c'è che a Margherita di Savoia le chiusure anche nei giorni festivi come Ferragosto, primo novembre, Natale, Capodanno, Pasqua, 25 aprile e primo maggio sono derogate insieme a quelle di tutte le domeniche dell'anno. A stabilirlo è un'ordinanza firmata dalla sindaca Gabriella Carlucci a fine aprile e motivata dall'«attuale periodo di crisi economica». Ordinanza che di fatto ha trovato applicazione il 2 giugno scorso, festa della Repubblica, quando i negozi sono rimasti con le saracinesche alzate a differenza di quasi tutto il resto della regione (eccezion fatta per qualche centro commerciale). Se i partiti di opposizione preferiscono tacere, non altrettanto sono disposti a fare i comitati che riuniscono i piccoli commercianti e le associazioni di categoria, allarmati per quella che definiscono «una decisione unilaterale neanche supportata dalle procedure espressamente previste dalla vigente legge regionale». Lo dice il Codicom (Comitato difesa commercianti) Puglia, ma lo dice anche Unimpresa Bat che a suo tempo si espresse sfavorevolmente a questa possibilità, dopo aver invece avallato - c'era il commissario prefettizio ad amministrare la città - solo qualche apertura straordinaria soprattutto per consentire la vendita del pane ai turisti. «Il Comune di Margherita di Savoia - sottolinea il segretario provinciale di Unimpresa, Sabino Montaruli - non ha mai ottenuto lo status di "città d'arte" né di "città a economia prevalentemente turistica". Dunque non può nemmeno essere compiuta una deroga alla legge regionale che prevede deroghe di domenica per queste tipologie di città, ma esclude comunque festività come il Natale o la domenica di Pasqua. Peraltro questa decisione è stata assunta in maniera unilaterale, senza l'assenso dei commercianti. Proprio perché si tratta di un fatto storico in Puglia, a maggior ragione l'onorevole Carlucci avrebbe dovuto consultarsi con le associazioni di categoria e invece non l'ha fatto». Dubbi anche sulla motivazione che sta alla base dell'ordinanza: la crisi economica. «Se c'è crisi e i negozi stanno aperti - rimarca Montaruli - questo potrebbe costituire un danno per i commercianti, che devono sostenere comunque le spese del personale e si trovano magari a non vendere nulla». «Siamo certi - aggiunge il Codicom - che il sindaco di Margherita di Savoia abbia assunto il provvedimento in totale buona fede, ma qualcuno avrebbe dovuto informare il primo cittadino di cosa prevede la legge e comunque non possono assumersi provvedimenti unilaterali, scavalcando tutti i passaggi, anche tecnici, previsti dalla legge». Tutti, indipendentemente dai toni, si augurano una cosa: che la deputata torni sui suoi passi. Almeno questa volta fonte: corrieredelmezzogiorno.corriere.it/